nato in collaborazione con la neo associazione di parkinsoniani di Castenaso, A.P.P.E (Associazione Parkinsoniani Pianura Est), presieduta da Angelo Spiga.
Si è trattato di una scommessa importante: dimostrare che, anche se di Parkinson non si guarisce, trattandosi di una malattia degenerativa, il trattamento farmacologico, in combinazione con l’esercizio fisico, contribuisce a combattere i problemi motori di coordinazione e di equilibrio e ad ottenere significativi miglioramenti. Nonostante le difficoltà incontrate nel coinvolgere le persone affette da questa malattia, che spesso porta alla depressione e quindi all’isolamento, le adesioni sono via via aumentate, grazie anche al supporto di uno staff costituito da figure professionali altamente qualificate.
Oggi i corsi comprendono in totale una trentina di “sportivi” parkinsoniani, suddivisi in due gruppi. Ognuno con problematiche più o meno gravi, ma tutti convinti che l’unione faccia la forza: dalla condivisione della malattia nascono il sostegno, la motivazione e dunque il miglioramento!
Ma la vera notizia è che, proprio nei giorni scorsi, il nostro progetto, unico in tutta la provincia, ha avuto la legittimazione ufficiale della ASL. Ciò significa che l’istituzione sanitaria ha riconosciuto i benefici ottenuti grazie ai nostri corsi, soprattutto per gli stadi meno avanzati della malattia. Al punto che la stessa ASL attiverà presso le proprie strutture dei percorsi appositamente studiati per i casi più gravi.
Lasciamo a voi immaginare il nostro entusiasmo e la grande soddisfazione per questo grande riconoscimento e per essere stati parte attiva nella lotta contro la malattia.
Gli operatori professionali impegnati nel progetto:
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• Giorgio Rocco e Silvia Sallioni, laureati in scienze motorie
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• Gaetano Caporale, fisioterapista
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• Filippo Piazzi e Marco Romagnoli (laureandi in scienze motorie), assistenti sportivi
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•dott.ssa Bertocchi, logopedista di supporto per i Parkinsoniani che nel corso della malattia incorrono in problemi di linguaggio e deglutizione
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• dott.ssa Annalisa Tugnoli, psicologa, impegnata nel sostenere i pazienti nel momento in cui devono affrontare la diagnosi e i loro familiari nell’accettazione della malattia
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• dott.ssa Ivana Pernigotto, dietista che ha introdotto il tema dell’alimentazione nel programma del progetto: se non si fa attenzione all’alimentazione si rischia infatti che i farmaci utilizzati nella cura del Parkinson non vengano assorbiti dall’organismo.